AMBASCIATRICE DELL'OCEANO

Claire Dufour

“Nell'acqua tutto è luce… è un mondo a parte in cui mi sento completa e al mio posto. Ogni momento trascorso sott'acqua mi nutre e mi ricorda quanto sia meravigliosa la natura. Spesso ci dimentichiamo di guardare la bellezza del mondo che ci circonda, che è proprio lì davanti ai nostri occhi; immergersi porta a rallentare, a riconnettersi."

Quando e perchè hai iniziato a immergerti?Sono cresciuta nel Var, con i piedi nel Mediterraneo, fin da giovanissima, iniziando a nuotare grazie a mio padre che faceva il bagnino e che mi ha fatto conoscere l'acqua molto velocemente. Ho sempre amato passare del tempo ad esplorare i fondali bassi e l’ambiente marino con la maschera e trattenendo il respiro. 

Ho poi scoperto la disciplina dell'apnea all'università dello sport di Nizza, quando avevo 18 anni, con Claude Chapuis e Delphine Marleux, persone incredibili grazie alle quali la mia passione per il mare non ha fatto che crescere, crescere e confermarsi. 

Ma perché scegliere proprio l’ apnea vi chiederete…beh per me è una disciplina che richiede pochissime attrezzature e che mi permette di unire benessere e passione. La vita che troviamo nell’elemento è qualcosa di molto importante per me, mi ricarica e rilassa davvero. 

Se avessi una connessione spirituale con un pesce, quale sarebbe?Penso di avere molte specie preferite... ma ne sceglierò due che mi affascinano molto. La prima è la Flabelline (viola) con i suoi incredibili colori: quello che amo di lei, oltre alla sua bellezza, è che non è facile trovarla se non guardi attentamente. 

Poi adoro la stenella striata, che è anche l’animale che osservo più spesso, ma ogni incontro per me è sempre magico: rappresenta la libertà nella sua forma più pura

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Cosa ti piace di più delle immersioni?Mi piace il fatto di essere a contatto con l'acqua, in un mondo calmo che dà una sensazione di benessere. Il mare ospita una vita incredibile che non sospetteremmo mai a guardarlo dalla superficie. L'apnea mi piace più di ogni altra disciplina perché richiede tempo e riconnessione con sè stessi e con la natura: questa è la mia visione e questo è ciò che voglio trasmettere. Esplorare e meravigliarsi nel farlo è molto importante per me. 

Come “convinci” e avvicini i non subacquei all’attività ricreativa delle immersioni?Mi piace trasmettere la mia passione: lo faccio con bambini dai 6 ai 12 anni da diversi anni all'interno della scuola del mare. È importante che imparino, fin da piccoli, a proteggere i mari e gli oceani a partire dalla scoperta della vita che questi stessi ambienti ospitano al loro interno. Mi piace dire questo: in acqua siamo leggeri e possiamo scoprire già un’incredibile ricchezza marina in luoghi con poca profondità, prima ancora di scendere nel grande blu. 

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Qual’è l’attrezzatura Aqualung che preferisci?Il mio “pezzo” preferito Aqualung è la muta Freeflex…assolutamente piacevole da indossare. 

Abilità subacquee da migliorare e su cui stai lavorando?Sto lavorando per migliorare la qualità del mio insegnamento: come istruttrice di apnea rifletto sul modo migliore per insegnare e trasmettere la mia passione, sensibilizzando al massimo sull’importanza di tutelare l'ambiente. Ovviamente lavoro anche sul migliorare le mie capacità in apnea ed esplorare il mondo sottomarino ancora di più. 

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Quali sono le misure che adotti nelle tue spedizioni subacquee per migliorare la salute dei nostri oceani? Hai qualche consiglio per chi vuole aiutare?Cerco di trasmettere il massimo ai bambini a cui insegno perché credo sia molto importante farlo fin dalla tenera età. Noi a volte diciamo che proteggiamo solo ciò che conosciamo…non so se vale per tutti, ma penso che sia quindi importante far conoscere le cose facendole scoprire e dando il giusto esempio. Secondo me è bene fare ogni giorno la propria parte, raccogliere i rifiuti che si trovano dentro e fuori dall’acqua creando la giusta routine quotidiana dedicata a salvaguardare l’ambiente. Credo sia importante rendersi conto che il nostro comportamento di consumatori è a impatto diretto nel mondo e che quindi possiamo diminuire tale impatto solo diventando consumatori consapevoli. Nessuno è perfetto, ma se tutti partecipano cambiando a partire dalle piccole cose quotidianamente, alla fine il risultato sarà importante. 

Talenti nascosti?Per diversi anni sono stata una bagnina…mi piaceva aiutare le persone ed esserne la custode, in alcuni casi salvavita. Oggi invece sono somatopata, cioè per dirla semplicemente un’osteopata gentile specializzata in manipolazione craniale. Ho “un piede” nello sport e l'altro nella terapia: per me questi due ambiti si completano a vicenda e mi sento a casa in entrambi. Ovviamente poi mi piace l'approccio al benessere nello sport, sia nell'apnea che nel resto e ho anche una licenza sportiva

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